MOC: Densitometria Ossea Computerizzata
La M.O.C. permette di misurare la densità dell’osso ed esprime, sulla base di una elaborazione di dati eseguita in automatico dal computer collegato all’apparecchio, il grado di mineralizzazione dell’osso stesso, cioè lo stato di salute o di decalcificazione in relazione all’età e al sesso della persona.
I risultati della M.O.C. sono più sicuri ed affidabili della semplice radiografia, che mostra alterazioni evidenti solo quando la perdita di minerali è notevole. L’osteoporosi, infatti, è una malattia in cui si verifica una perdita della massa dell’osso, che provoca, in conseguenza, un indebolimento della sua struttura e aumenta il rischio di frattura. Interessa circa quattro milioni di donne ed è stato calcolato che dopo i cinquanta anni una donna su due rischia di procurarsi fratture ossee proprio a causa dell’osteoporosi. Inoltre, è una malattia che all’inizio non mostra sintomi evidenti e, quando questi compaiono (per esempio, il mal di schiena), la situazione è già in parte compromessa.
Ecco perché è importante sottoporsi ad esami come la M.O.C. per poter agire con le opportune cure e terapie il più presto possibile. Verso i quarantacinque anni di età è consigliabile eseguire un primo esame per verificare che l’osso abbia una corretta densità e questo esame servirà come parametro di confronto con le M.O.C.successive per valutare come si evolve la situazione dello scheletro.
Rachide in Ortostasi
RACHIDE IN ORTOSTASI
E' un esame radiologico che consente di valutare le alterazioni della postura, problema questo che si riscontra soprattutto nei ragazzi e adolescenti, quali ipercifosi, iperlordosi e scoliosi ed altre patologie ad esse connesse. Questo esame non è assolutamente invasivo, si effettua in telemetria a due metri di distanza dal rachide con le braccia flesse a 45° e le mani poggiate su di un supporto. Il paziente deve tenere la testa dritta.
Urografia
UROGRAFIA
E' un esame radiologico che permette l'esplorazione e lo studio delle varie sezioni che compongono l'apparato urinario, ovvero reni, ureterio e vescica. L'urografia è impiegata principalmente per lo studio dei calcoli renali, dei tumori dei reni e delle vie escretrici, dell'ipertrofia prostatica, dell'ematuria (sangue nelle urine). Preparazione all'urografia: il paziente deve seguire una dieta a base di alimenti poveri di scorie nei giorni precedenti l'esame, con uso di purgante il giorno precedente e digiuno almeno 8 ore prima dell'esame. L'urografia si esegue iniettando per via endovenosa un mezzo di contrasto organoiodato. I radiogrammi ripresi dopo l'iniezione del mezzo di contrasto evidenzieranno i reni (che eliminano la maggior parte del mezzo di contrasto) e successivamente le vie urinarie dove l'urina radio-opaca si raccoglie. In alcune situazioni il tecnico radiologo applicherà una compressione dell'addome per meglio visualizzare le vie escretrici. Compressione un po' fastidiosa, ma non pericolosa. L'esame termina con lo studio della vescica a pieno riempimento. Dato che la vescica si riempie lentamente l'esame urografico ha una durata media di circa 1 ora, ma in casi di rallentata eliminazione dell'urina può essere indispensabile riprendere radiogrammi dell'addome anche in ore successive. L'urografia ha un procedura mini-invasiva; fornisce informazioni dettagliate importanti nella diagnosi delle malattie dei reni e delle vie urinarie; in caso di calcolosi od ostruzione delle vie urinarie (idronefrosi) fornisce informazioni indispensabili per la scelta terapeutica.